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Ozono: significato, formula chimica o₃ e struttura molecolare spiegata in modo semplice

6 October 2025

Staff Tecnico Ozonogroup

ozono chimica

L’ozono, simbolo O₃, è una forma allotropica dell’ossigeno: un gas triatomico composto da tre atomi di ossigeno legati in modo particolare. Il termine deriva dal greco ozein, che significa “emanare odore” - infatti l’ozono ha un odore pungente caratteristico, facilmente riconoscibile dopo un temporale o vicino a macchine elettriche ad alta tensione.

Nel linguaggio scientifico, l’ozono è classificato come un gas ossidante, instabile a temperatura ambiente, dotato di forti proprietà chimiche. In condizioni standard, è un gas incolore o azzurrino, leggermente più denso dell’ossigeno, e tende a decomporsi spontaneamente in ossigeno molecolare (O₂).

Quando parliamo di ozono, dunque, parliamo di un gas che è allo stesso tempo fondamentale e pericoloso: nella stratosfera protegge la vita dai raggi ultravioletti, ma nella troposfera può risultare tossico per gli esseri viventi.

Significato e definizione di ozono

In chimica, il significato della parola ozono si riferisce a una molecola triatomica dell’ossigeno, con formula chimica O₃, appartenente alla famiglia degli ossidanti forti.

Nel vocabolario generale, “ozono” indica quindi:

un gas costituito da tre atomi di ossigeno, instabile e altamente reattivo, presente in piccole quantità nell’atmosfera terrestre.

Etimologia e definizione semplice

L’ozono come forma allotropica dell’ossigeno

L’ozono e l’ossigeno sono due forme allotropiche dello stesso elemento chimico.

La reazione di formazione dell’ozono è:

3 O₂ ⟶[UV o scarica elettrica] 2 O₃

Questa reazione mostra che l’ozono si forma a partire dall’ossigeno molecolare, ma la sua energia potenziale è maggiore - per questo tende a decomporsi facilmente.

Composizione e formula chimica dell’ozono

Dal punto di vista chimico, l’ozono è una molecola triatomica composta esclusivamente da atomi di ossigeno.

La formula chimica dell’ozono non basta però a descrivere la sua complessità. È infatti una molecola risonante, cioè la sua struttura non può essere rappresentata da una sola formula di Lewis fissa.

La struttura di lewis dell’ozono (o₃)

La formula di Lewis dell’ozono è un ottimo punto di partenza per capire il tipo di legame tra i suoi atomi.

Ogni atomo di ossigeno possiede 6 elettroni di valenza. Nella molecola O₃, due atomi sono collegati in modo asimmetrico: uno con un legame singolo e uno con un legame doppio, ma gli elettroni si delocalizzano fra i due legami.

Le due strutture di risonanza principali sono:

O=O-O ↔ O-O=O

Ciò significa che in realtà i due legami ossigeno-ossigeno hanno una lunghezza intermedia tra quella di un legame singolo e quella di un legame doppio. Questa delocalizzazione spiega la stabilità relativa della molecola e la sua forte reattività.

In breve:

Geometria e struttura molecolare dell’ozono (teoria vsepr)

Per determinare la geometria della molecola, si applica la teoria VSEPR (Valence Shell Electron Pair Repulsion). L’atomo centrale di ossigeno ha tre coppie elettroniche: due di legame e una solitaria. Secondo la teoria VSEPR, questa disposizione genera una geometria angolare simile a quella della molecola dell’acqua (H₂O), ma con angoli diversi.

La forma piegata dell’ozono influenza molte delle sue proprietà fisiche, come la polarità e la reattività.

Polarità e natura dei legami

La molecola di ozono è polare. Anche se gli atomi sono tutti uguali, la distribuzione asimmetrica degli elettroni e la forma angolare creano un momento di dipolo netto.

Questa polarità è una delle ragioni per cui l’ozono:

Orbitali molecolari e ibridazione dell’ozono

Secondo la teoria degli orbitali molecolari, la molecola O₃ mostra una delocalizzazione elettronica lungo la catena O-O-O. I due legami ossigeno-ossigeno equivalgono a una combinazione di legami σ (sigma) e π (pi greco) delocalizzati.

In altre parole, l’ozono è una molecola risonante e ibridata sp², con legami parzialmente doppi.

Struttura chimica riassuntiva dell’ozono

Caratteristica Valore / Descrizione
Formula chimica O₃
Tipo di molecola Triatomica (poliatomica)
Ibridazione atomo centrale sp²
Geometria molecolare Angolare (a V)
Angolo O-O-O ~116,8°
Lunghezza legame O-O media ~128 pm
Risonanza Sì, due strutture equivalenti
Polarità Polare
Legame dativo Presente in una struttura di risonanza

Proprietà fisiche dell’ozono

L’ozono (O₃) è un gas leggermente azzurrognolo, dall’odore pungente e caratteristico, percepibile già a concentrazioni molto basse (circa 0,01 ppm). È più pesante dell’aria e più denso dell’ossigeno molecolare, con una densità di circa 2,14 kg/m³ a 0 °C.

Proprietà fisiche principali:

Quando liquefatto, l’ozono assume un colore blu intenso, mentre allo stato solido diventa violetto scuro. Tuttavia, lo stato liquido è altamente instabile: può esplodere anche spontaneamente, motivo per cui non viene mai immagazzinato in grandi quantità.

Ozono: gas ossidante e instabile

Dal punto di vista chimico, l’ozono è uno dei più forti ossidanti naturali. Ha un potenziale di ossidazione standard di +2,07 V, superiore a quello del cloro (+1,36 V).

Questo significa che è capace di:

Per la stessa ragione, l’ozono è instabile e reattivo: tende a decomporsi spontaneamente in ossigeno secondo la reazione:

2 O₃ ⟶ 3 O₂

Questa decomposizione è esotermica, cioè libera energia, e può essere accelerata da:

Come si forma l’ozono

Formazione naturale (fotolisi dell’ossigeno)

L’ozono si forma naturalmente nell’atmosfera quando la radiazione ultravioletta solare (UV-C) scinde le molecole di ossigeno (O₂) in due atomi di ossigeno singolo (O). Questi atomi reagiscono rapidamente con altre molecole di ossigeno, formando ozono:

O₂ + hν (UV) ⟶ 2O

O + O₂ ⟶ O₃

Questo processo avviene principalmente nella stratosfera, dove si forma lo strato di ozono che filtra i raggi UV dannosi per la vita.

Produzione artificiale (scariche elettriche)

L’ozono può essere generato anche artificialmente, mediante:

Il principio è lo stesso: si scinde l’ossigeno molecolare per produrre atomi liberi di ossigeno che si ricombinano in O₃. Tuttavia, questa produzione è efficiente solo a basse temperature e umidità controllata, poiché l’umidità accelera la decomposizione.

Reattività chimica dell’ozono

L’ozono è un agente ossidante estremamente versatile. Reagisce con:

Esempio - ozonolisi:

RCH=CHR′ + O₃ ⟶ RCHO + R′CHO

(rompe il doppio legame e forma aldeidi o chetoni)

Questa reattività fa sì che l’ozono venga utilizzato:

Ozono: tossicità e sicurezza

L’ozono è un gas tossico per l’uomo se inalato a concentrazioni elevate. Sebbene sia utile in piccole dosi per disinfettare, l’esposizione diretta può causare irritazione respiratoria, tosse, cefalea e danni polmonari.

Limiti di sicurezza (secondo oms e osha):

L’ozono non è infiammabile, ma è un comburente: accelera la combustione di altre sostanze. Inoltre, a concentrazioni elevate, può danneggiare materiali organici come:

Queste reazioni avvengono perché l’ozono rompe i legami C=C e C-H nei materiali organici.

Ozono, umidità e temperatura

L’ozono è fortemente influenzato dalle condizioni ambientali:

Ecco perché i generatori di ozono industriali operano in ambienti freddi e asciutti, spesso con ossigeno puro anziché aria, per aumentare la resa.

Ozono: gas non inerte e altamente reattivo

A differenza dei gas nobili, l’ozono non è inerte. È un gas poliatomico instabile, capace di reagire con numerosi composti chimici e di auto-decomporsi facilmente. Le sue reazioni possono essere esotermiche (rilasciano calore) e persino esplosive in presenza di sostanze organiche concentrate o oli.

Reazione di decomposizione catalitica:

2 O₃ ⟶[MnO₂, Ag, Pt] 3 O₂

Questa è la base del principio di sicurezza: nelle apparecchiature industriali l’ozono viene distrutto cataliticamente prima del rilascio.

Differenze tra ozono e ossigeno

Proprietà O₂ (Ossigeno) O₃ (Ozono)
Formula O₂ O₃
Stato standard Gas incolore Gas azzurrognolo
Stabilità Alta Bassa
Ossidante Moderato Molto forte
Odore Inodore Pungente
Polarità Apolare Polare
Reattività Bassa Elevata
Ruolo atmosferico Necessario alla vita Protegge dai raggi UV, ma tossico al suolo

Ozono e apparecchiature elettroniche

L’ozono, essendo un forte ossidante, può danneggiare componenti elettronici, circuiti stampati e superfici metalliche esposte. Per questo, nei sistemi di disinfezione ambientale a ozono, è sempre consigliato limitare il tempo di esposizione e ventilare accuratamente dopo l’uso.

Odore e sensazione dell’ozono

L’ozono possiede un odore pungente e metallico, spesso descritto come “fresco dopo il temporale”. Si percepisce anche vicino a fotocopiatrici, stampanti laser o dispositivi elettrici, dove piccole scariche ionizzano l’aria e producono tracce di O₃.

Questa caratteristica olfattiva è ciò che ha dato il nome al gas stesso (ozein = odorare). Tuttavia, se l’odore è forte, significa che la concentrazione è potenzialmente nociva.

Ruolo dell’ozono nella ricerca chimica

In chimica teorica, l’ozono è una molecola modello per lo studio della risonanza e delle interazioni π delocalizzate. Inoltre, la sua particolare struttura è spesso usata per spiegare concetti di:

È un esempio perfetto di come una molecola piccola possa contenere una grande complessità elettronica.

Curiosità chimiche sull’ozono

Tabella riassuntiva delle proprietà chimiche e fisiche dell’ozono

Proprietà Valore / Descrizione
Nome chimico Ozono
Formula chimica O₃
Peso molecolare 48,00 g/mol
Simbolo O₃
Numero di atomi 3 (ossigeno)
Tipo di legame Covalente con delocalizzazione
Struttura di Lewis Risonante con legame dativo
Ibridazione atomo centrale sp²
Geometria molecolare Angolare (~116,8°)
Polarità Polare
Densità (0 °C) 2,14 kg/m³
Temperatura di condensazione -112 °C
Temperatura di fusione -193 °C
Colore del gas Azzurro pallido
Colore liquido Blu intenso
Odore Acre, metallico
Potenziale di ossidazione +2,07 V
Comportamento chimico Fortemente ossidante, instabile
Reazione principale 2 O₃ → 3 O₂
Solubilità in acqua Moderata
Tossicità Irritante, dannoso sopra 0,1 ppm
Infiammabilità Non infiammabile ma comburente

Conclusione

L’ozono è molto più di un semplice gas atmosferico: è una molecola complessa, risonante e polare, un simbolo perfetto dell’interazione tra struttura chimica e funzione naturale. La sua formula O₃ racchiude un equilibrio tra instabilità e utilità, tra reattività e protezione.

Nel mondo microscopico, l’ozono è un laboratorio in miniatura per studiare la chimica dei legami, la delocalizzazione elettronica e la polarità molecolare. Nel mondo macroscopico, è una barriera vitale che filtra i raggi UV e rende possibile la vita sulla Terra.