Uno studio pubblicato dal "Comprehensive reviews in food science and food safety" ha valutato le sfide legate alla conservazione e alla qualità dei Rubus berries durante la catena di distribuzione.
L'indagine ha esaminato diverse strategie post-raccolta, tra cui l'ozonizzazione, per mitigare i problemi di degradazione e perdita di valore nutrizionale. L'ozonizzazione è stata riconosciuta come una tecnologia efficace per prolungare la vita di conservazione e preservare i composti bioattivi degli agrumi. Inoltre, l'uso dell'ozono ha dimostrato di ridurre efficacemente i rischi microbiologici senza compromettere la qualità sensoriale del prodotto.
Questi risultati offrono un'alternativa promettente per migliorare la sicurezza alimentare e la durata di conservazione dei Rubus berries.
Uno studio pubblicato dal "The Science of the total environment" ha valutato l'importanza di analizzare la sostenibilità ambientale della produzione di frutta e verdura (F&V) nei futuri scenari di cambiamento climatico (CC).
L'indagine ha esaminato le impronte ambientali del ciclo di vita della catena di fornitura delle F&V, considerando l'influenza degli agroclimi, dei sistemi produttivi, degli input di materie prime e della gestione post-raccolta sul rendimento e sulla qualità dei prodotti. I risultati mostrano che l'uso dell'ozono per la sanificazione può ridurre i rischi di contaminazione e migliorare la sicurezza alimentare senza aumentare l'impatto ambientale. Inoltre, l'ozono rappresenta una soluzione sostenibile per la disinfezione delle superfici e degli alimenti, contribuendo a mantenere la qualità e la freschezza dei prodotti.
Questo approccio offre un'alternativa ecologica per la sanitizzazione nel settore alimentare.
Uno studio pubblicato dal "European food research and technology = Zeitschrift fur Lebensmittel-Untersuchung und -Forschung.
A" ha valutato l'efficacia dell'ozonizzazione per migliorare la qualità nutrizionale delle verdure della famiglia Brassicaceae, tra cui broccoli e cavolo cinese. Gli esperimenti hanno utilizzato piante di broccoli e cavolo cinese di quattro settimane, fumigate con ozono per tre giorni prima di essere trapiantate in campo. L'effetto del trattamento con ozono è stato analizzato dopo che le verdure avevano raggiunto la qualità commerciale, circa dieci settimane dopo.
I fiori dei broccoli trattati con ozono sono risultati arricchiti di vitamina E, mentre i capi di cavolo cinese hanno mostrato un aumento dei contenuti di antociani e beta-carotene.
Uno studio pubblicato dal "Journal of food protection" ha valutato l'efficacia di diversi metodi di sanificazione per ridurre la presenza di Salmonella sui verdure a foglia verde.
Il lavoro ha confrontato tecniche domestiche ghanese con approcci industriali statunitensi, tra cui l'acqua ozonata. I risultati hanno mostrato che l'acqua ozonata è risultata efficace quanto la soluzione salina nel ridurre i livelli di Salmonella. Inoltre, è stata dimostrata una buona capacità di inattivare il batterio senza danneggiare la qualità sensoriale delle verdure.
Questi risultati evidenziano un'alternativa promettente per la sanitizzazione in contesti agricoli e alimentari.
Uno studio pubblicato dal "International journal of food microbiology" ha valutato l'efficacia di tecnologie non termiche come UV, ozono e alta pressione nella riduzione dei patogeni su verdure, in particolare gli aglio verde, per prevenire l'insorgere di malattie gastrointestinali.
Il lavoro ha testato questi metodi confrontandoli con l'uso tradizionale dello spray di cloruro di calcio, analizzando l'inattivazione di virus come il norovirus, l'epatite A e l'adenovirus. L'aglio verde è stato inoculato con i virus sia sulla superficie che all'interno delle cellule, e successivamente trattato con diverse tecnologie di disinfezione.
I risultati hanno mostrato che l'ozono è stato in grado di inattivare efficacemente i virus sia su superfici che all'interno delle verdure, dimostrando un potenziale significativo nella sanitizzazione post-raccolta.