Ozonogroup

Acqua sicura grazie all'ozono: il percorso verso la potabilizzazione

La pubblicazione "Chemosphere" ha recentemente presentato uno studio scientifico importante riguardante l'utilizzo dell'ozono per potabilizzare l'acqua di recupero. L'acqua di recupero, infatti, può presentare rischi per la salute umana e l'ambiente a causa di micropolutanti organici residui e patogeni. La disinfezione dell'acqua di recupero tramite ozono è un passaggio cruciale nei sistemi di trattamento avanzato per la riutilizzazione potabile dell'acqua di recupero. Tuttavia, garantire una riduzione efficiente dei patogeni mentre si controlla la formazione di prodotti di disinfezione (DBP) rimane un grande sfida per l'implementazione dell'ozonazione nelle applicazioni di riutilizzo dell'acqua di recupero.

Metodi

Lo studio è stato condotto su una scala pilota utilizzando un reattore a flusso continuo (PFR) per esaminare le condizioni di ozonazione. Sono stati utilizzati tre dosaggi di ozono (0,7, 1,0 e 1,4 rapporto ozono/carbonio organico totale (O3/TOC)) per determinare le prestazioni di disinfezione utilizzando acqua di recupero reale. La prestazione di disinfezione è stata valutata misurando il totale coliformi, Escherichia coli (E. coli), Pepper Mild Mottle Virus (PMMoV), Tomato Brown Rugose Fruit Virus (ToBRFV) e Norovirus (HNoV). L'ozono è stato aggiunto all'acqua di recupero per creare diversi livelli di CT (produzione di ozono e tempo di contatto).

Risultati

I risultati dello studio hanno mostrato una riduzione significativa dei patogeni e degli indicatori dopo l'ozonazione. La riduzione dei patogeni è stata valutata misurando le concentrazioni di totali coliformi, E. coli, PMMoV, ToBRFV e HNoV. I dati hanno mostrato riduzioni di concentrazione di 2,46-2,89, 2,03-2,18, 0,46-1,63, 2,23-2,64 e >4 log per totali coliformi, E. coli, PMMoV, ToBRFV e HNoV, rispettivamente. Tuttavia, la formazione di bromato e NDMA è stata aumentata dopo l'ozonazione, raggiungendo livelli compresi tra 2,8-12,0 μg L-1 e 28-40,0 ng L-1, rispettivamente, per livelli di bromio medio di 86,7 ± 1,8 μg L-1 e livelli di TOC di 7,2 ± 0,1 mg L-1.

Conclusioni

Lo studio ha dimostrato che l'ozonazione può essere un efficace metodo per la disinfezione dell'acqua di recupero e la riduzione dei patogeni. Tuttavia, la formazione di bromato e NDMA è stata aumentata dopo l'ozonazione, specialmente con dosaggi più alti di ozono. Ciò potrebbe richiedere la rimozione o il controllo in passaggi di trattamento successivi in alcune applicazioni di riutilizzo potabile. Inoltre, lo studio ha evidenziato l'importanza di controllare la formazione di DBP durante l'ozonazione per garantire l'acqua sicura potabile.