La degradazione ecologica dell'alginato è un processo importante per ridurre l'impatto ambientale di questo polimero. In passato, è stato dimostrato che l'ozonazione è un metodo efficace per la degradazione dell'alginato, ma il meccanismo di degradazione rimane ancora poco chiaro. Per risolvere questo problema, gli scienziati hanno condotto una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista "International journal of biological macromolecules". Questo studio si propone di esplorare la degradazione dell'alginato attraverso l'ozonazione e di chiarire il meccanismo di degradazione.
Gli scienziati hanno utilizzato due alginati di alto peso molecolare con rapporti mannuronico/guluronico (G/M) diversi, HM e HG (G/M 0,49 vs 1,40). Questi alginati sono stati sottoposti a ozonazione, dove il processo di ozonazione è stato monitorato per determinare la velocità di degradazione e la formazione di prodotti degradati. Gli scienziati hanno anche utilizzato spettrometria di massa (MS) per analizzare i prodotti degradati e comprendere il meccanismo di degradazione.
I risultati hanno mostrato che il HM può essere degradato più velocemente del HG, specialmente nei primi 30 minuti. Ciò indica che i legami β-1, 4-mannuronici sono più suscettibili all'ozonazione rispetto ai legami α-1, 4-guluronici. Tuttavia, sia il HM che il HG sono stati degradati a LMWA (oligosaccaridi) entro 2 ore, raggiungendo un plateau. Gli scienziati hanno quindi utilizzato la MS per profilare i prodotti degradati dei polimannuronati e poliguluronati in condizioni più intense. I risultati hanno indicato che il processo di ossidazione continua fino a quando tutti gli estremi riducenti sono stati convertiti in gruppi carbossilici. L'o-diol può essere ossidato direttamente in o-dialdeide.
Questo studio ha fornito una spiegazione basata sulla spettrometria di massa del meccanismo di degradazione dell'alginato attraverso l'ozonazione. I risultati hanno mostrato che l'ozonazione può degradare l'alginato in oligosaccaridi attraverso un processo di ossidazione continuo. Questo studio ha anche dimostrato che i legami β-1, 4-mannuronici sono più suscettibili all'ozonazione rispetto ai legami α-1, 4-guluronici. La comprensione del meccanismo di degradazione dell'alginato attraverso l'ozonazione è importante per sviluppare metodi di degradazione ecologica più efficaci e sostenibili.